News & Eventi

La Sagat di Marinò snobba le mozioni approvate dal Consiglio Comunale di Torino

Comunicato stampa di FlyTorino

Mercoledì, 2 Febbraio 2011

Palazzo di Città, sede del comune di Torino - Photo courtesy WikipediaIl Comune di Torino è l’azionista di maggioranza dell’aeroporto di Caselle. Ciò nonostante, a causa dei patti parasociali in vigore, il Comune non riesce ad esercitare il proprio ruolo di indirizzo politico, e l’azionista privato dell’aeroporto (il Gruppo Benetton, per mano dell’A.D. Biagio Marinò) porta avanti le proprie strategie, ignorando completamente le direttive che giungono da Palazzo di Città, agendo spesso in maniera diametralmente opposta.
Il 2010 ha visto un grande interesse da parte della politica torinese verso l’aeroporto, fonte di preziosi utili per le casse comunali, ma oggetto di crescenti critiche da parte della cittadinanza: otto sono state le mozioni proposte da diversi consiglieri comunali di Torino di varie forze politiche e approvate con larghissima maggioranza. Queste hanno denunciato la carenza di collegamenti aerei strategici per il turismo e l’economia piemontese, oltre alla mancanza di servizi per i passeggeri, senza dimenticare la vertenza Aviapartner.

Data
Titolo mozione
Esito
08/11/2010
(MOZIONE  47/2010) "ISTITUZIONE DI UN VOLO LOW COST PER LA POLONIA"
SNOBBATA
08/11/2010
(MOZIONE  49/2010) "DEFINIZIONE DI UNA BASE LOW COST"
SNOBBATA
08/11/2010
(MOZIONE  53/2010) "ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO DI CONNESSIONE WIFI"
SNOBBATA
08/11/2010
(MOZIONE  56/2010) "ISTITUZIONE VOLO LOW COST SULLA SARDEGNA"
SNOBBATA
08/11/2010
(MOZIONE  57/2010) "ISTITUZIONE VOLO LOW COST SU PARIGI"
ATTUATA
24/05/2010
(MOZIONE  27/2010) "GLI UTILI VENGANO REINVESTITI PER LO SVILUPPO"
SNOBBATA
25/01/2010
(MOZIONE  8/2010) "LOW COST, DISMISSIONE QUOTE DI ALTRI AEROPORTI"
SNOBBATA
18/01/2010
(MOZIONE  5/2010) "REINTEGRO DEI LAVORATORI AVIAPARTNER"
SNOBBATA


L’unica mozione raccolta è quella relativa al volo per Parigi, ultimo tassello dell’accordo tra Regione Piemonte e Ryanair stipulato 18 mesi fa. Tutte le altre mozioni sono state completamente ignorate dalla Sagat, che da 18 mesi a questa parte non ha intrapreso alcuna iniziativa nell’ambito dello sviluppo del traffico. A fronte della richiesta di maggiori voli per l’Est Europa, Sagat si appresta a dismettere le linee per Katowice (da fine marzo) e Timisoara (chiusa lo scorso 15 gennaio), dopo aver dimezzato i voli per Tirana. A fronte della richiesta di una base low cost, Sagat si mostra poco propensa ad una crescita di Ryanair su Caselle (rifiutando ad esempio una trattativa per un collegamento con Pescara fortemente richiesto dall’Abruzzo) con la base low cost che porterebbe un milione di passeggeri aggiuntivi, con enormi vantaggi per l’occupazione in aeroporto e nell’indotto. A fronte della richiesta di maggiori servizi gratuiti (WiFi) – già a disposizione in numerosi scali europei – Sagat continua ad incrementare i costi dei parcheggi.

FlyTorino invita il sindaco Chiamparino a convocare urgentemente i vertici Sagat, per verificare l’attuazione delle mozioni votate dal Consiglio Comunale. L’associazione prosegue con la raccolta firme per una Delibera di iniziativa popolare, volta a modificare l’assetto dei patti parasociali che si mostrano sempre più inadeguati alla governance dell’aeroporto. Torino è la quarta città d’Italia, terza per valori economici, e Caselle ha chiuso il 2010 in dodicesima posizione tra gli scali nazionali: è ora di dare una svolta alla fallimentare gestione Benetton.


Scarica il comunicato stampa di FlyTorino