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Base Ryanair a Caselle: è il momento di agire

Tre nuove basi annunciate in una settimana: Torino non può più attendere!

Lunedì, 14 aprile 2014

Schieramento di Boeing 737 Ryanair a Birmingham © Roberto LeoneA partire dal mese di Ottobre 2014, la compagnia low cost Ryanair riceverà la prima tranche del lotto di 175 nuovi Boeing 737-800, e darà via ad una nuova fase di espansione del nuovo network.

L’associazione FlyTorino rivolge un appello a Sagat affinché Torino faccia parte a pieno titolo di questo piano di espansione e venga promossa a base operativa del vettore dal prossimo inverno, e al Sindaco di Torino ed a tutte le istituzioni pubbliche e private affinché supportino la società di gestione per raggiungere questo obiettivo.

Ryanair ha iniziato ad attuare il proprio piano di crescita per la prossima stagione invernale, secondo quanto anticipato dallo stesso John Alborante nei mesi scorsi a Torino, ma almeno in questa prima fase non sono emerse novità per Torino-Caselle. Nel corso dell’ultima settimana infatti, Ryanair ha già annunciato 3 nuove basi in Europa presso gli aeroporti di Colonia, Varsavia e Danzica: le tre nuove basi riceveranno un aereo in night stop a partire da Ottobre 2014 ed un incremento delle destinazioni operate dalla low cost irlandese, sfruttando proprio la disponibilità di nuovi aerei in consegna da Ottobre.

Una base low cost a Torino è irrinunciabile, per stimolare l’incoming in vista dei grandi eventi che richiameranno milioni di turisti in città nel corso del 2015 (Ostensione della Sindone, Expo ed eventi collegati), e per sostenere la crescita del traffico a Caselle iniziata nei primi mesi del 2014: i nuovi voli low cost operati da Transavia, Ryanair, Vueling e Volotea stanno trainando infatti la lenta ripresa del traffico, dopo il minimo storico toccato nel 2013. Torino ad oggi è l’unica grande area metropolitana in Europa sprovvista di una base low cost, una scelta industriale perdente da parte di Sagat, che ha relegato Torino alla quattordicesima posizione tra gli scali nazionali per traffico movimentato nel 2013.
Sagat può contare su risorse fresche derivanti dalla recente cessione delle quote societarie in AdF (Aeroporto di Firenze): chiediamo quindi che Sagat faccia ogni sforzo necessario a rendere operativa la base low cost dal prossimo mese di Ottobre, Torino non può permettersi il lusso di perdere nuovamente l’occasione di essere protagonista nel piano di espansione annunciato da Ryanair in Europa.