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Addio Berlino e Istanbul di Alitalia: cronaca di una morte annunciata

Quale futuro per il contratto tra Regione Piemonte ed Alitalia?

Martedì, 28 giugno 2011

Berlino, la porta di Brandeburgo - Photo courtesy www.paesionline.itNon c’è mai da festeggiare quando un volo da Caselle viene chiuso, ancor meno se questo volo è stato sostenuto dalla Regione Piemonte anche con il contributo di denaro pubblico; tuttavia, mai come in questa occasione ci tocca commentare con un “lo avevamo detto”, visto che ci troviamo davanti al più scontato dei flop aeronautici andati in scena nel nostro aeroporto.
Terminano venerdì 1 luglio i voli Alitalia da Torino con destinazione Berlino ed Istanbul, falliscono due delle quattro rotte lanciate 18 mesi fa, grazie ad un accordo con la precedente giunta regionale, confermato e sottoscritto dalla nuova giunta. Tale accordo triennale prevede l’erogazione di un contributo di 6 milioni di Euro da parte di Sagat, Regione Piemonte, Comune di Torino, Provincia e Camera di Commercio, sottoforma di “comarketing”, ossia un contributo idealmente finalizzato a promuovere il territorio piemontese in Europa, per portare più turisti in Regione con i voli di Alitalia.
A 18 mesi di distanza il bilancio è negativo: le due rotte per Berlino ed Istanbul vengono chiuse, per scarse performance e per l’arrivo di Turkish Airlines sulla rotta per la Turchia. Una terza rotta non naviga in buone acque, si tratta del volo per Mosca, anch’esso affetto da problemi di riempimento, ma al momento non è in discussione per il sostegno di Sagat e della Camera di Commercio. L’unica nota positiva giunge dal volo per Amsterdam, un collegamento che sta dando un reale valore aggiunto all’offerta di Caselle, grazie alle possibilità di connessione offerte dall’hub di Schipol: tale volo verrà raddoppiato a partire dal prossimo 4 Luglio.

Le ragioni del flop di Berlino e Istanbul (e l’agonia del Mosca) sono note e più volte denunciate da parte di FlyTorino: sbagliato il prodotto, con poche frequenze settimanali e ad orari scomodi per l’utenza d’affari, debolezza di Alitalia sul mercato tedesco (e in particolare sulla piazza di Berlino) e concorrenza delle low cost, sbagliata la politica tariffaria, prodotto poco appetibile per l’utenza leisure e per i tour operator, che hanno continuato a servirsi dei voli da Malpensa per i propri pacchetti.
Il volo per Mosca, per ora, è confermato con l’operativo attuale trisettimanale, scarsamente congeniale all’utenza business, con una strana politica commerciale che, di fatto, non agevola le connessioni con Aeroflot: in queste condizioni il salvataggio del Mosca rischia di essere un accanimento terapeutico, occorre ripensare questo volo con nuovi orari e nuove frequenze.

A questo punto viene da chiedersi: quale futuro per il pacchetto di voli Alitalia su Caselle?
Il contratto non è chiaro sul numero di rotte internazionali da mantenere, ma pare che la Regione stia studiando una nuova rotta internazionale da inserire nei prossimi mesi. Ci auguriamo che gli errori del passato non vengano ripetuti, e si progetti un prodotto che possa davvero creare valore aggiunto all’attuale offerta di Caselle: per i voli point-to-point a carattere leisure si punti su Ryanair, che sta dimostrando di saper generare traffico e sta offrendo un buon prodotto per le rotte internazionali da Torino.
Con Alitalia occorre pensare ad un prodotto differente; il volo per Amsterdam funziona perché offre un collegamento con un hub Sky Team ed ha le frequenze giuste per l’utenza business: si riparta da questo modello per scegliere l’eventuale terza rotta internazionale Alitalia da Caselle.