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Guida alle aree di spotting a Caselle: il cimitero di Caselle

Cartina che indica l’ubicazione dello spotting point vicino al cimitero di CaselleIn questo numero parleremo della zona del cimitero di Caselle. Questo spotting point è situato nella zona sud-est dell’aeroporto ed è particolarmente adatto per le fotografie mattutine (fino a alle ore 12 d’estate e le ore 13 d’inverno) e per le notturne, degli aerei in “corto finale” o allineamento per il decollo sulla pista 36.
Come per il Multipiano anche questo spotting point (che da questo momento e fino alla fine del testo abbrevieremo per comodità con le lettere SP), è facilmente raggiungibile dal raccordo autostradale Torino-Aeroporto di Caselle. Invece che procedere diretti in aeroporto, imboccare l’ultima uscita del raccordo, indicata con USCITA 4 – Caselle/Leinì.

Alla prima rotonda svoltare a sinistra direzione Caselle paese. Alla successiva rotonda che incontreremo dopo pochissimi metri, proseguire diritto. Dopo un centinaio di metri circa, giusto pochi metri prima di passare sotto il viadotto del raccordo autostradale, e in corrispondenza della pasticceria LA BAITA (che troverete alla vostra sinistra), svoltate a destra in un piccolo viale alberato. Eccoci arrivati nella zona del Cimitero di Caselle che incontreremo andando al fondo di questa via!

Viale che porta al cimitero di Caselle © Roberto Leone Sentiero sterrato che porta vicino alla testata pista 36 © Roberto Leone Sentiero sterrato che porta vicino alla testata pista 36 © Roberto Leone


Svoltando in questa via abbiamo 2 soluzioni, che seguiremo in base al tipo di scatto che vogliamo fare ai nostri aerei.

La prima è quella di prendere un sentiero sterrato che troveremo dopo pochi metri sulla sinistra.
Andare in fondo fino a quando il sentiero finisce in un prato, prima di un campo di granturco. Come riferimento c’è un unico e vecchio albero. Parcheggiate l’auto con la cura di non andare in mezzo ai campi coltivati (per non subire le ire del contadino e non rimanere impantanati con grossi problemi a smuovere il mezzo) e muovetevi a piedi.
Potete rimanere in zona facendo gli aerei in corto finale per l’atterraggio, oppure

Boeing 737 Atlas Blue ripreso vicino alla testata pisa 36 © Roberto Leone Boeing 737 AirOne ripreso dallo spotting point nei pressi del cimitero di Caselle © Roberto Leone Boeing 737 Thomson ripreso dallo spotting point nei pressi del cimitero di Caselle © Roberto Leone


andare fin contro la recinzione per fotografare gli aerei durante l’allineamento per il decollo, o per fotografare un overview dell’aerostazione. Gli scatti sono possibili attraverso le maglie della recinzione! Inutile l’uso di scalette causa l’impossibilità di appoggiarle stabilmente. Durante il periodo di concimazione è consigliabile l’uso di stivali (es. da pescatore) causa pantano (maleodorante) in tutta la zona!

Recinzione dell’aeroporto di Caselle nei pressi dello spotting point vicino al cimitero di Caselle © Roberto Leone Tupolev Tu-154 in allineamento su pista 36 per decollo © Roberto Leone Vista dell’aerostazione di Caselle dallo spotting point nei pressi del cimitero di Caselle © Andrea Primoceri

 

ATTENZIONE: la recinzione è provvista di un impianto di allarme. Esso consiste in molteplici fili metallici paralleli al terreno che corrono lungo tutta la recinzione, al di là della stessa.. Se viene toccata la recinzione non ci sono problemi, ma se sottoponete la stessa a grosse sollecitazioni (es. una spallata) o peggio, toccate uno dei fili all’interno, verrà azionato il sistema di allarme. Dopo pochi minuti un paio di auto della Polizia, internamente al perimetro aeroportuale ed esternamente (quella all’esterno normalmente è un’auto civetta in borghese) verranno “seccati”  a farvi problemi. Se siete fortunati verrete sgridati e allontanati.  Un grosso consiglio è quello di osservare queste piccole regole per non intralciare il lavoro degli operatori aeroportuali, rovinando di conseguenza la vostra “spottata” con spiacevoli inconvenienti!
La seconda soluzione è invece quella di percorrere il viale alberato fino in fondo dove troveremo l'ampio parcheggio del cimitero.
Da lì potremo semplicemente rimanere in quella zona o potremo raggiungere il punto appena descritto nella soluzione 1, attraversando un campo a piedi. Ricordatevi gli stivali in alcuni periodi dell’anno!
Da questa posizione sarà possibile scattare gli aerei in corto finale approfittando del meraviglioso sfondo donatoci dalle Alpi e l’aerostazione, che specie in inverno danno un tocco di magia ai nostri scatti.

Recinzione dell’aeroporto di Caselle nei pressi dello spotting point vicino al cimitero di Caselle © Roberto Leone MD 80 Meridiana sullo sfondo delle alpi innevate ripreso dallo spotting point nei pressi del cimitero di Caselle © Beppe Miglietti

Per entrambe le soluzioni è vivamente consigliata un ottica lunga, ovvero un teleobiettivo ad esempio un 70-300 mm! Dopo mezzogiorno/l’una di pomeriggio sia per il sole troppo alto che peggiora gli scatti (controluce) sia il calore sulla pista (per quanto riguarda gli allineamenti per il decollo), salvo giornate particolarmente rigide,  è consigliabile muoversi in altri SP.
Infine, abbiamo alcune alternative alle precedenti appena viste.

Cartina che indica l’ubicazione delle tre alternative proposte nell’articolo nei pressi del cimitero di Caselle

Alternativa 1 - Possiamo raggiungere un altro punto della recinzione, praticamente quasi allineato alla pista. Dalla soluzione 1, si raggiunge girando a piedi attorno al perimetro di un insieme di baracche con orticelli fino a raggiungere la recinzione.
Da qui ottimi scatti possono essere fatti agli aerei  che rullano, si allineano e decollano o che atterrano. Essendo quasi sotto alla linea di discesa degli aerei che atterrano e sono ancora un pelo troppo alti e causa l’orientamento della pista che ti obbliga a scatti controluce, sono sconsigliati i primi piani (close up)!
Ottiche più potenti (es. 100-400) permettono lo scatto in fase di rotazione per il decollo agli aerei che decollano per pista 18 (evento raro)!



Alternativa 2 – Da qui camminando attraverso i campi, torniamo indietro raggiungendo la statale, giusto in prossimità della discesa del cavalcavia. Qui ci si può appostare per fare foto agli aerei riprendendoli completamente da dietro durante l’atterraggio da posizione più sollevata delle precedenti. Utilizzando sempre il teleobiettivo molto scenici sono gli scatti in giornate con forte vento di traverso rispetto alla direzione della pista! ATTENZIONE: questa posizione è abbastanza pericolosa essendo prossima all’intersezione della Superstrada con la statale.  Se decidete di andarci in auto, il parcheggio risulta difficoltoso e NON è un posto adatto per portare e lasciare liberi i bambini e gli animali causa la pericolosità e l’alto flusso di auto.

Boeing 747 ripreso vicino alla testata pista 36 © Beppe Miglietti Atr 500 Air Dolomiti ripreso vicino alla testata pista 36 © Beppe Miglietti Vista dell’aerostazione con un Boeing 737 Ryanair in rullaggio prima del decollo © Beppe Miglietti

Embraer 195 Air Dolomiti ripreso da una zona vicina allo stabilimento Alenia di Malanghero © Roberto LeoneAlternativa 3 - Prevede l’uso dell’auto. Alla 2° rotonda seguire la direzione Malanghero. Dopo un centinaio di metri direzione Alenia stabilimento SUD, sulla destra si trovano delle piccole strade sterrate che portano a dei campi coltivati. Imboccare e fermarsi a quella che, guardando in direzione aeroporto, permette la visuale libera degli aerei in corto finale, dagli edifici del Cimitero e della stessa Alenia.

Raccomandiamo di porre attenzione a quanto detto sopra riguardo il sistema di allarme di cui è provvista la recinzione, e soprattutto di avere rispetto delle regole civili e riguardo nel parcheggio del mezzo che utilizzerete per raggiungere gli SP, senza mettere a repentaglio l’incolumità vostra e quella degli altri. Adottare dei metodi selvaggi potrà portare a divieti da parte delle forze dell’ordine ad aggirarsi presso gli SP con la conseguente  penalizzazione di  tutti coloro che amano questo hobby!

 

(Foto di Andrea Primoceri, Beppe Miglietti e Roberto Leone. Testi di Roberto Leone e Andrea Primoceri)