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Come fa a volare? L'aliante
Con il sesto appuntamento
parliamo dell’aliante; non ho
mai avuto il piacere di provare
questo tipo di volo, ma persone
che hanno avuto questo piacere
mi hanno confermato che
questa è l’essenza del volo,
senza rumori, solo il fruscio
dell’aria che ti permette,
appunto, di volare.
Il termine corretto a dire il vero
è aliante veleggiatore, una
volta veniva chiamato libratore.
E’ un’aereo a tutti gli effetti (in
teoria, ed anche in pratica, tutti
gli aerei sono un po alianti) con
la caratteristica di essere privo
di motore (in realtà esistono i
motoalianti) e viene portato in
quota in diversi modi: trainato
da un normale aereo o con un
motore proprio che viene poi
spento o anche con traino al
verricello.
Prendiamo ad esempio il modo
classico di decollo dell’aliante,
al traino. Esso viene agganciato
ad un aereo con un cavo, man
mano che l’aereo prende
velocità si vede l’aliante che si
alza da terra, sempre prima del
velivolo che lo traina, essendo
più leggero e con un’efficienza
maggiore. Una volta in quota si
sgancia dall’aereo madre, ed
inizia a volare per conto suo.
Un motoaliante, invece, sfrutta
il proprio motore, ovvero si
comporta come un aereo vero e
proprio per decollare. Una volta
raggiunta la quota voluta il
motore viene spento ed inizia il
volo veleggiato.
Secondo le leggi della fisica, se
non sopravvengono fattori
diversi, l’aliante scende con una
legge ben precisa: l’efficienza.
Cos’è l’efficienza? E’ la capacità
dell’aliante di percorrere un
tratto di spazio sul terreno
scendendo di una certa quota;
maggiore è l’efficienza,
maggiore è lo spazio percorso
sul terreno a parità di quota
persa.
Cerco di spiegarmi meglio:
supponiamo che io scenda di
100 metri, mentre scendo di
questo valore faccio un
percorso, in linea retta, di 1000
metri; in un esempio di
efficienza maggiore farò 2000
metri in linea retta scendendo
di 100 metri.
Il disegno qui a fianco, anche se riferito ad
un velivolo a reazione, spiega
che cosa si intenda per efficienza
dal momento che il concetto di
planata è identico.
Questi dati
sono validi in aria calma,
ovvero assenza di vento.
Ciò che caratterizza l’efficienza
sono soprattutto il peso e
l’apertura alare.
Avete mai fatto
caso che gli alianti hanno un’ala
molto lunga e sottile come, del
resto, anche la fusoliera?
L’apertura alare è
proporzionale all’efficienza.
Una volta un amico mi ha
chiesto se l’aliante, quando è in
volo, perda sempre quota o
possa anche risalire? Grazie
alle correnti d’aria ascensionali
che vanno dal terreno verso il
cielo l’aliante riesce anche a
guadagnare quota.
Per poter
usufruire di queste correnti
generalmente di aria calda
bisogna saper interpretare e
conoscere bene la meteorologia
e l'ambiente dove si vola,
considerando come le città ed i
siti industriali tendano a
generare correnti calde
ascensionali e non
dimenticando l'orografia del
territorio con eventuali colline.
Data la natura quasi
prevalentemente cilindrica di
queste correnti, gli alianti, per
rimanere in aria il più possibile
devono effettuare un continuo
movimento a spirale all’interno
di queste correnti, in pratica
virano costantemente sempre
dalla stessa parte.