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Come fa a volare? L'aliante

Un aliante si libra leggero nel cielo © Paolo MigliavaccaCon il sesto appuntamento parliamo dell’aliante; non ho mai avuto il piacere di provare questo tipo di volo, ma persone che hanno avuto questo piacere mi hanno confermato che questa è l’essenza del volo, senza rumori, solo il fruscio dell’aria che ti permette, appunto, di volare.
Il termine corretto a dire il vero è aliante veleggiatore, una volta veniva chiamato libratore. E’ un’aereo a tutti gli effetti (in teoria, ed anche in pratica, tutti gli aerei sono un po alianti) con la caratteristica di essere privo di motore (in realtà esistono i motoalianti) e viene portato in quota in diversi modi: trainato da un normale aereo o con un motore proprio che viene poi spento o anche con traino al verricello.

Un aliante galleggia sospeso nell’aria poco prima dell’atterraggio © Paolo MigliavaccaPrendiamo ad esempio il modo classico di decollo dell’aliante, al traino. Esso viene agganciato ad un aereo con un cavo, man mano che l’aereo prende velocità si vede l’aliante che si alza da terra, sempre prima del velivolo che lo traina, essendo più leggero e con un’efficienza maggiore. Una volta in quota si sgancia dall’aereo madre, ed inizia a volare per conto suo.
Un motoaliante, invece, sfrutta il proprio motore, ovvero si comporta come un aereo vero e proprio per decollare. Una volta raggiunta la quota voluta il motore viene spento ed inizia il volo veleggiato. Secondo le leggi della fisica, se non sopravvengono fattori diversi, l’aliante scende con una legge ben precisa: l’efficienza.
Cos’è l’efficienza? E’ la capacità dell’aliante di percorrere un tratto di spazio sul terreno scendendo di una certa quota; maggiore è l’efficienza, maggiore è lo spazio percorso sul terreno a parità di quota persa.
Cerco di spiegarmi meglio: supponiamo che io scenda di 100 metri, mentre scendo di questo valore faccio un percorso, in linea retta, di 1000 metri; in un esempio di efficienza maggiore farò 2000 metri in linea retta scendendo di 100 metri.

Il disegno mostra come ad una maggiore efficienza corrisponda una maggiore distanza percorsa in planata senza motoreIl disegno qui a fianco, anche se riferito ad un velivolo a reazione, spiega che cosa si intenda per efficienza dal momento che il concetto di planata è identico.
Questi dati sono validi in aria calma, ovvero assenza di vento.
Ciò che caratterizza l’efficienza sono soprattutto il peso e l’apertura alare.
Avete mai fatto caso che gli alianti hanno un’ala molto lunga e sottile come, del resto, anche la fusoliera? L’apertura alare è proporzionale all’efficienza.
Una volta un amico mi ha chiesto se l’aliante, quando è in volo, perda sempre quota o possa anche risalire? Grazie alle correnti d’aria ascensionali che vanno dal terreno verso il cielo l’aliante riesce anche a guadagnare quota.
Per poter usufruire di queste correnti generalmente di aria calda bisogna saper interpretare e conoscere bene la meteorologia e l'ambiente dove si vola, considerando come le città ed i siti industriali tendano a generare correnti calde ascensionali e non dimenticando l'orografia del territorio con eventuali colline. Data la natura quasi prevalentemente cilindrica di queste correnti, gli alianti, per rimanere in aria il più possibile devono effettuare un continuo movimento a spirale all’interno di queste correnti, in pratica virano costantemente sempre dalla stessa parte.