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Come fa a volare? I motori

E’ abbastanza difficile parlare di motori senza parlare di dettagli tecnici e/o teorie di difficile comprensione ai più, ma cercheremo di ovviare anche a questo.

Essenzialmente vi sono due tipi di motori:

  • alternativi (pistoni) e
  • a turbina (cosiddetti a reazione)

A loro volta questi si dividono tecnicamente in tre categorie:

  • motori alternativi accoppiati ad eliche,
  • a turbina (turboreattori) e
  • a turbina accoppiati a eliche (turboelica).

Esempio di motore a turboelica, utilizzato sugli ATR © www.aviazione-italiana.itI primi, i motoelica, sono dei motori costituiti da un’elica aeronautica azionata da un motore a combustione interna: la differenza con i turboelica consiste nel fatto che questi ultimi utilizzano una turbina a gas per mettere in rotazione l’elica anzichè i pistoni e l’albero a camme.

Il turboreattore è il più semplice ed il più vecchio dei motori a turbina, oggi totalmente sostituito dai turboventola.
Si tratta di un motore a ciclo continuo per produrre la spinta necessaria a far muovere un aereo secondo il noto principio di azione e reazione. Sostanzialmente il motore è costituito da una presa d’aria, da un compressore (centrifugo od assiale), dalle camere di combustione (dove trovano alloggio gli iniettori), da una turbina ed eventualmente un postbruciatore ed un ugello di scarico.
Questi organi, unitamente a numerosi altri accessori come le pompe per l'olio e per il combustibile ed il motorino d’avviamento, sono alloggiati in gondole che sono normalmente situate sotto le semiali o in coda alla fusoliera, o in alcuni casi sopra la coda e/o dentro la fusoliera.

Esempio di motore a turboreazione di un moderno jet © www.aviazione-italiana.itMa come funziona un turboreattore?
Semplificando possiamo dire che in un turboreattore l’aria viene convogliata dalla presa d’aria che inizia una prima compressione, ed inviata al compressore il quale continua la compressione. Da qui viene inviata alla camera di combustione, dove si miscela con il combustibile nebulizzato dagli iniettori ed incendiato da una candela. Una volta iniziato, il processo di combustione rimane spontaneo se non variano le condizioni di pressione e flusso di combustibile. La combustione continua provoca un notevole innalzamento della temperatura dell’aria che, non potendo espandersi, viene indirizzata verso la turbina dove trova spazio, cedendo a questa la propria energia.
All’aumentare della quota, a parità di giri e di velocità di volo, la spinta si riduce, ma molto meno rispetto ai motori alternativi; la riduzione della spinta è notevole oltre gli 11.000 m dato che la densità dell’aria cala assai più vistosamente.