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Come fa a volare? I motori
E’ abbastanza difficile parlare di motori senza parlare di dettagli tecnici e/o teorie di difficile comprensione ai più, ma cercheremo di ovviare anche a questo.
Essenzialmente vi sono due tipi di motori:
- alternativi (pistoni) e
- a turbina (cosiddetti a reazione)
A loro volta questi si dividono tecnicamente in tre categorie:
- motori alternativi accoppiati ad eliche,
- a turbina (turboreattori) e
- a turbina accoppiati a eliche (turboelica).
I primi, i motoelica, sono dei motori costituiti da un’elica aeronautica azionata da un motore a combustione interna: la differenza con i turboelica consiste nel fatto che questi ultimi utilizzano una turbina a gas per mettere in rotazione l’elica anzichè i pistoni e l’albero a camme.
Il turboreattore è il più
semplice ed il più vecchio dei
motori a turbina, oggi
totalmente sostituito dai
turboventola.
Si tratta di un
motore a ciclo continuo per
produrre la spinta necessaria a
far muovere un aereo secondo
il noto principio di azione e
reazione. Sostanzialmente il
motore è costituito da una
presa d’aria, da un
compressore (centrifugo od
assiale), dalle camere di
combustione (dove trovano
alloggio gli iniettori), da una
turbina ed eventualmente un
postbruciatore ed un ugello di
scarico.
Questi organi,
unitamente a numerosi altri
accessori come le pompe per
l'olio e per il combustibile ed il
motorino d’avviamento, sono
alloggiati in gondole che sono
normalmente situate sotto le
semiali o in coda alla fusoliera,
o in alcuni casi sopra la coda
e/o dentro la fusoliera.
Ma come funziona un
turboreattore?
Semplificando
possiamo dire che in un
turboreattore l’aria viene
convogliata dalla presa d’aria
che inizia una prima
compressione, ed inviata al
compressore il quale continua
la compressione. Da qui viene
inviata alla camera di
combustione, dove si miscela
con il combustibile nebulizzato
dagli iniettori ed incendiato da
una candela. Una volta iniziato,
il processo di combustione
rimane spontaneo se non
variano le condizioni di
pressione e flusso di
combustibile. La combustione
continua provoca un notevole
innalzamento della temperatura
dell’aria che, non potendo
espandersi, viene indirizzata
verso la turbina dove trova
spazio, cedendo a questa la
propria energia.
All’aumentare della quota, a
parità di giri e di velocità di
volo, la spinta si riduce, ma
molto meno rispetto ai motori
alternativi; la riduzione della
spinta è notevole oltre gli
11.000 m dato che la densità
dell’aria cala assai più
vistosamente.