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Sagat reinvesta gli utili per lo sviluppo dell'aeroporto!

Comunicato stampa di FlyTorino

Mercoledì, 28 aprile 2010

L'aeroporto di Torino è una gallina dalle uova d'oro per i suoi azionisti! Un po' meno per i torinesi costretti a partire da altri scali a causa della cronica mancanza di voli!Il prossimo 26 maggio si riunirà l’assemblea dei soci di Sagat per approvare il bilancio di esercizio 2009. Anche quest’anno i numeri sono di tutto rispetto, con un utile netto di 5,4 milioni di euro, in crescita del 31% rispetto all’anno scorso. Sagat si conferma una solida realtà industriale, che si mantiene robusta anche all’interno di una crisi che nel corso del 2009 ha martoriato il settore aeronautico.
FlyTorino prende atto dei numeri lusinghieri prodotti dall’amministrazione della Sagat ma boccia la scelta di distribuire quasi interamente gli utili seguita negli anni scorsi dall’amministratore delegato ed auspica che l’assemblea dei soci decida di accantonare una parte degli utili 2009 per gli investimenti necessari a far crescere l’aeroporto e a far compiere a Caselle quel salto di qualità che la politica e tutto il mondo imprenditoriale chiedono da anni.
Altre realtà aeroportuali hanno compiuto, anche recentemente, scelte diametralmente opposte a quelle seguite negli anni scorsi da Sagat: la SACBO, società di gestione dell’aeroporto di Bergamo, ha chiuso l’esercizio 2009 con un utile record di 11 milioni di Euro, interamente accantonato a riserva straordinaria (come già nel 2008), per far fronte agli investimenti necessari a far crescere lo scalo orobico, reale volano dell’economia e del turismo lombardo.
Da troppi anni ormai si sente ripetere che la base low cost richiede degli investimenti onerosi per Caselle e quindi la sua attuazione continua a slittare nel tempo: Torino rimane l’unica grande area metropolitana in Europa priva di una base low cost, mentre Sagat continua a spartire utili record: qual è il reale vantaggio per il territorio da questa politica di gestione?
Questa politica gestionale stride, peraltro, con la grave situazione occupazionale intorno all’aeroporto: crescita dell’aeroporto vuol dire crescita dell’occupazione, il 2009 di Caselle invece è stato caratterizzato dalla crisi di Aviapartner (24 lavoratori in Cassa Integrazione) e dai tagli all’organico della stessa Sagat, con la messa in mobilità di 40 dipendenti.
FlyTorino lancia un appello agli Enti Locali, i cui rappresentanti saranno chiamati a ratificare la scelta della spartizione degli utili 2009: questa politica imposta da Benetton è un danno per l’aeroporto, per tutto il territorio piemontese e per l’occupazione in Sagat e nell’indotto. La politica piemontese non può continuare ad accettare una logica che premia la massimizzazione degli utili a scapito dello sviluppo dell’aeroporto, il Piemonte non può rinunciare allo sviluppo di un’infrastruttura fondamentale per l’Economia ed il Turismo.

La politica tutta chieda a Sagat un cambio di rotta: si apra un confronto duro con il socio privato dell’aeroporto, e si pretenda da subito una nuova fase di investimenti per attuare la base low cost e riportare il Piemonte ad un livello di connettività internazionale adeguato anche mediante il recupero di tutti quei collegamenti c.d. “major” persi negli anni.

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