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Bando regionale:
Lo strumento sbagliato per incrementare i voli low cost
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Comunicato stampa di FlyTorino: è necessario procedere con una trattativa diretta con i vettori low cost europei leader del settore!

Lunedì, 13 luglio 2009

Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale del PiemonteAlla luce della “richiesta di parere” inoltrata all’Unione Europea da parte della Regione Piemonte per un “bando regionale” per il sostegno allo sviluppo del traffico low cost sugli scali di Torino Caselle e Cuneo Levaldigi, l’Associazione FlyTorino desidera ribadire la propria posizione già più volte espressa negli scorsi mesi.
Il bando regionale è lo strumento sbagliato per incrementare il traffico low cost su uno scalo e rischia di essere dannoso e controproducente in un momento in cui, stando a quanto dichiarato dalla società di gestione Sagat, è in corso una difficile trattativa con il leader europeo del trasporto low cost (l’irlandese Ryanair) per un potenziamento delle operazioni su Torino.
I vettori low cost di punta del settore (Easyjet e Ryanair) hanno aperto nel corso degli ultimi anni 9 basi operative in Italia senza il bisogno di ricorrere a “bandi regionali” e agendo nel pieno rispetto delle normative europee sugli incentivi ai vettori mediante azioni di co-marketing territoriale.
L’unica Regione ricorsa allo strumento del “bando regionale” è stata la Puglia, con uno schema analogo a quello presentato dalla Regione Piemonte. L’esito è stato disastroso: i due vettori leader del settore non hanno presentato un’offerta, per via di uno schema troppo vincolante ed inadatto alla loro portata. Le uniche a presentarsi (e a vincere il bando con i relativi finanziamenti pubblici) sono state piccole e traballanti compagnie italiane, alla ricerca di facili sovvenzioni locali, prive dell’esperienza e visibilità necessarie in ambito internazionale.
Su questo tema FlyTorino ha preparato un dossier consegnato al sindaco Chiamparino, ed ha inviato all’assessore Manica una richiesta di incontro, purtroppo rimasta ancora disattesa, per poterlo esporre in dettaglio anche all’amministrazione regionale.
Allo stesso tempo, FlyTorino rileva come sia stato differente l’approccio verso lo sviluppo di rotte business-oriented: in questo segmento si è scelto di andare ad una trattativa diretta con CAI-Alitalia, vettore protagonista di disagi e disservizi sullo scalo di Torino, tagliando fuori altre possibili valide alternative esistenti sul mercato nazionale.
Perché per le compagnie low cost è necessario ricorrere ad un bando europeo e per CAI-Alitalia no?
A fronte di quanto sopra, l'Associazione FlyTorino invita l'Amministrazione Regionale a scegliere la strada della trattativa privata anche per le rotte low-cost, supportando economicamente SAGAT in questo senso. La società di gestione aeroportuale, infatti, è l'unico attore – per competenza e conoscenza del settore - deputato a concludere positivamente ed in tempi rapidi la trattativa in corso con Ryanair per l'insediamento di una base a Caselle: solo un vettore low cost leader in Europa potrà dare a Torino un vero rilancio sulle tratte internazionali, garantendo un importante flusso turistico in ingresso alla nostra Regione e ricadute occupazionali certamente preziose in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando.


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