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Il problema dell'accessibilità internazionale di Torino

Investire nell’insediamento di una base low-cost.
FlyTorino scrive agli Enti locali.

Venerdì, 29 maggio 2009

Palazzo di Città, sede del Comune di Torino - Photo courtesy WikipediaL’associazione FlyTorino ha seguito con interesse le relazioni emerse dall’assemblea AMMA del 25/5, e non può che concordare con le problematiche sollevate dal presidente Ilotte in merito alla ridotta accessibilità internazionale di Torino (negli ultimi anni sono stati persi collegamenti verso principali hub europei quali Amsterdam, Londra Heathrow, Zurigo, Lisbona, Vienna) ed alle penalizzanti politiche tariffarie applicate dai vettori che operano sullo scalo di Caselle (fino a +300% rispetto Milano), temi su cui FlyTorino si batte fin dalla sua nascita.
Esprimiamo apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Chiamparino: per uscire da questa situazione penalizzante per tutto il territorio, unitamente al ripristino dei collegamenti con gli hub europei andati persi negli anni, è necessario investire nell’insediamento di una base low cost a Caselle che richiederà un impegno sia da parte di Sagat che di tutti gli Enti locali, modello già collaudato con successo in altre realtà metropolitane in Italia con le quali Torino può e deve confrontarsi (es. Bologna).
Tuttavia, su questo tema negli anni scorsi sono state più volte rilasciate dichiarazioni e promesse, puntualmente disattese: FlyTorino ha quindi scritto agli Enti locali chiedendo un forte impegno perchè la base low cost diventi realtà entro il 2009.
FlyTorino sta inoltre seguendo con attenzione gli incontri in corso tra gli Enti Locali ed i vertici della “nuova” Alitalia in merito al futuro della base di Torino. A differenza di quanto riportato dai principali quotidiani ed agenzie di stampa circa la volontà di Sabelli e Colaninno di voler aprire una nuova base Alitalia a Torino, ci sembra importante rilevare che la base esiste già, ed è la prosecuzione (peraltro con diverse riduzioni di operativo) della base AirOne attiva su Torino dal 2004: quattro aeromobili ed un centinaio di risorse umane tra equipaggi, tecnici e personale di terra sono già di stanza presso l’aeroporto di Caselle.
A fronte dell’aumento delle tasse sui biglietti a carico di TUTTI i viaggiatori (indipendentemente dalla compagnia utilizzata), e dell’ingente quantità di denaro pubblico già riversato nelle casse della “nuova” Alitalia da parte del governo nazionale, e considerati inoltre i 6 milioni di euro di debiti lasciati dalla “vecchia” Alitalia a carico della SAGAT, l’Associazione FlyTorino si augura che Alitalia sia venuta a Torino non per avanzare ulteriori richieste economiche, ma per fare proposte su come intende migliorare il prodotto offerto ai passeggeri in partenza dallo scalo di Caselle ed illustrare le prospettive, anche occupazionali, previste per la base operativa di Torino.
L’avvio della “nuova” Alitalia è stato caratterizzato da disservizi (ritardi e cancellazioni) che hanno penalizzato fortemente la mobilità dei torinesi: il nostro auspicio è quindi che Alitalia voglia finalmente tornare ad offrire a Torino un servizio all’altezza degli standard delle principali compagnie aeree mondiali e che lo faccia da subito, senza richiedere il dispendio di ulteriori risorse pubbliche.


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